Dalla teoria alla pratica, letteralmente.

 

La prima parte di Biosolution Academy, il corso di alta formazione dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, si è concentrata sullo studio delle principali biosoluzioni e delle modalità di interazione nelle relative sfere di attività: virus, batteri, funghi, nematodi, artropodi, semiochimici, prodotti minerali per arrivare, fino ad induttori di resistenza, Vocs e sostanze di base.

 

A partire da Gennaio il corso si è focalizzato sui processi regolatori per la registrazione di nuove sostanze attive, sul posizionamento marketing delle biosoluzioni e sulle buone pratiche sperimentali per le prove di campo.

 

In questa seconda fase gli allievi hanno avuto la possibilità di lavorare sulla progettazione di quanto appreso in aula nelle sessioni precedenti. Si sono svolte infatti due giornate di workshop in collaborazione con Agrofarma Federchimica, Expedia e Fisssa, la Federazione Italiana delle Società di Servizi di Sperimentazione in Agricoltura.

 

Come si è svolto il workshop

La classe del corso è stata suddivisa in 3 gruppi. A ciascun gruppo è stato affidato un progetto da sviluppare che includeva le caratteristiche della sostanza da immettere sul mercato, la mission dell'azienda, obiettivi e budget da rispettare. I gruppi di lavoro, a partire dalla consegna, hanno dovuto sviluppare un'analisi riguardante regolamenti, criticità e opportunità dell'immissione sul mercato di diversi prodotti di difesa a base di sostanze di origine naturale.

 

In particolare, i casi studio rappresentavano due situazioni di partenza differenti: uno doveva rispecchiare la strategia di lancio di un nuovo prodotto sul mercato da parte di un'azienda multinazionale, mentre l'altro di una startup innovativa. Si tratta di due punti di partenza molto differenti per lo sviluppo di un progetto, e per questo i gruppi sono stati composti in modo da essere equilibrati tra loro, con competenze eterogenee al loro interno. Infatti, gli allievi provenivano dalla formazione accademica comune del corso, ma potevano contare su esperienze professionali individuali complementari, provenendo da ruoli e contesti aziendali differenti: marketing, centri di saggio, area regolatoria, ricerca e sviluppo, tecnici venditori e agronomi.

 

I gruppi di lavoro sono stati quindi formati in modo che garantire una pluralità di punti di vista nell'analizzare i casi studio.

 

Infatti, come dice Stefano Jondini, amministratore delegato di Expedia: "Più che la preparazione dettagliata su una singola fase ci è sembrato opportuno sviluppare una visione generale su quello che è il processo di immissione in commercio di un prodotto, dalle prime fasi di ricerca e sviluppo passando ai processi di registrazione e alle strategie di marketing. Questa conoscenza trasversale del processo di immissione di un prodotto sul mercato è decisiva per chiunque abbia a che fare con il lancio di una nuova biosoluzione, per capirne le complessità e quindi orientarsi nell'approccio strategico".

 

Gli scenari dei casi studio sono stati elaborati da Expedia, che ha voluto mettersi in gioco partendo proprio dalla sua esperienza nel conoscere e risolvere le problematiche comuni alle aziende del settore agrochimico.

 

"La capacità di unire la formazione teorica ad un workshop pratico come quello svolto rappresenta sicuramente un valore aggiunto della Biosolution Academy. Per le imprese associate ad Agrofarma, infatti, è estremamente importante promuovere percorsi formativi in grado di fornire un know how specifico riguardante una tipologia di prodotti relativamente 'nuova', la cui importanza sta crescendo via via sempre più. Proprio per questo motivo, tra l'altro, è importante fare chiarezza anche sugli aspetti legati al processo di registrazione e alla corretta informazione da trasmettere lungo la filiera per un uso corretto di tutti i prodotti" ha commentato Paolo Tassani, presidente di Agrofarma Federchimica.

 

Discussione collegiale

Ogni gruppo ha poi presentato la propria analisi alla classe e al corpo docente formato dal team di Biosolution Academy per la parte inerente a ricerca, sviluppo e marketing, Agrofarma Federchimica per la parte regolatoria, Fisssa per la parte di sperimentazione in campo.

 

Come dice Vittorio Rossi, presidente del Comitato Scientifico di Biosolution Academy: "L'organizzazione del workshop in questa modalità ha permesso di confermare il metodo positivo con cui Università Cattolica ha ideato l'intera Biosolution Academy: un progetto formativo capace di coordinare e mettere a fattore comune competenze ed esigenze di alcuni tra i principali attori del mercato. Avere il supporto di realtà come Agrofarma, Expedia e Fisssa è stato particolarmente interessante per avere una visione trasversale dei processi registrativi e sperimentali".

 

Gli obiettivi del workshop

Il workshop impostato in questo modo ha principalmente 3 obiettivi:

  • avere una visione pratica di cosa significa un approccio multidisciplinare (regulatory - marketing - ricerca e sviluppo);
  • comprendere l'impatto di una strategia regolatoria;
  • fornire uno schema di lavoro per analizzare la fattibilità di un progetto.

Anche Stefano Bergaglio, presidente di Fissa, concorda sulla bontà dell'iniziativa di questo progetto: "L'organizzazione di questa sessione di workshop ha permesso di portare avanti un approccio pratico di lavoro di gruppo, (già sperimentato con successo durante le varie edizioni della winter school organizzate da Fisssa e Aipp, con il supporto di Unicatt Pc), offrendo la possibilità ai partecipanti della Biosolution Academy di valutare e proporre a 360 gradi tutto il processo di immissione sul mercato di un nuovo prodotto per l'agricoltura.

 

Fisssa rappresenta la voce del campo e della sperimentazione, anello fondamentale di un processo registrativo, pertanto è sicuramente orgogliosa di poter trasmettere il know how che i nostri centri di saggio associati sviluppano con etica e professionalità ogni giorno, conoscenze supportate da un lavoro di continuo aggiornamento tecnico sia sui regolamenti che in campo".

 

Le soft skills acquisite dagli allievi

Il metodo didattico delle due giornate di workshop previste dalla Biosolution Academy va oltre la formazione tecnica: vuole accrescere quelle competenze trasversali essenziali per lavorare al meglio in un contesto complesso di collaborazione e coordinamento tra ruoli diversi.

 

In particolare, due dei tre gruppi hanno lavorato sullo stesso caso studio e pur partendo da scenari identici hanno presentato strategie e soluzioni valide, ma notevolmente diverse tra loro, frutto dell'incontro e della sintesi di professionalità differenti all'interno di ogni singolo gruppo. Ancora più importante del risultato si è focalizzata quindi l'attenzione proprio sull'ampiezza delle soluzioni possibili trovate dai partecipanti, sottolineando il ruolo cruciale della multidisciplinarità nei singoli progetti presentati. 

 

Non ultimo il rispetto della sostenibilità economica. Gli allievi hanno sviluppato una capacità critica nel prendere delle decisioni che dovevano rispettare un budget limitato: una situazione realistica in contesti aziendali e che può fare la differenza tra il successo o il fallimento nel lancio di un nuovo prodotto.


Biosolution Academy è il corso per la formazione di esperti di alto livello nello sviluppo di alternative ai prodotti chimici di sintesi per la difesa delle piante dagli organismi dannosi (biosolution). È organizzato dall'Università Cattolica del Sacro Cuore e si rivolge a dipendenti di aziende che producono e commercializzano biosolution, agronomi, consulenti e studenti.


Obiettivo di Biosolution Academy è quello di formare una nuova figura professionale, che guarda alle biosolution con una conoscenza profonda e trasversale. L'Academy sarà organizzata tramite una didattica innovativa ed esperienziale, con la collaborazione delle aziende del settore, delle migliori competenze dalla ricerca universitaria e dal mondo professionale.

Per informazioni ed iscrizioni visita la pagina del corso.

 

Image Line® è media partner del corso.