Sembra funzionare bene l'esperimento che ormai da un anno sta portando avanti la Toscana e che punta a tutelare sia gli allevatori che i lupi.

 

In questi giorni, infatti, la Regione ha rifinanziato il progetto pilota che da un lato mette a disposizione degli indennizzi per gli allevatori colpiti dagli attacchi dei predatori e dall'altra usa le carcasse degli animali uccisi per l'alimentazione dei lupi dell'area protetta e recintata sul monte Amiata.

 

Un modo per ridurre il danno subito dagli allevatori, per ridurre i costi di smaltimento delle carcasse e per tutelare un animale, il lupo, che è e resta una specie protetta.

 

I nuovi fondi stanziati, che ammontano a 30mila euro, sono destinati allo smaltimento delle carcasse da riutilizzare per i lupi stessi del parco faunistico amiatino.

 

Come ha spiegato l'assessore all'Agroalimentare Stefania Saccardi, si tratta di una misura adottata già dall'anno scorso in via sperimentale per le province di Arezzo, Grosseto e Siena, le aree dove avviene il 90% delle predazioni della Toscana.

Alla fine della sperimentazione, prevista per il 2024, se i risultati saranno considerati positivi, questo modello sarà applicato in tutto il territorio regionale.

 

Nel dettaglio, come ha riferito l'assessore, la Regione finanzia l'unione dei comuni montani che provvedono a recuperare le carcasse e a custodirle in celle frigo. 

 

Saranno così sollevati gli allevatori, nel caso siano stati colpiti da una predazione, dal sostenere l'ulteriore spesa dello smaltimento delle carcasse. Al tempo stesso, si verrà incontro al bilancio dei comuni montani dell'Amiata grossetana, che hanno in affidamento la gestione del lupo e degli ibridi custoditi nel cosiddetto "fortino del lupo", un'area ben recintata in cui gli animali sono lasciati in libertà nel Parco dell'Amiata, uno spazio nato proprio per mitigare i conflitti dovuti alla presenza di lupi e ibridi.

 

Per gli allevatori, inoltre, resta aperto lo sportello per richiedere gli indennizzi per i danni diretti e indiretti dovuti agli attacchi dei lupi, cioè per la morte degli animali o per le cure veterinarie a quelli feriti. 

 

Indennizzi per i quali nel 2024 la Regione ha stanziato mezzo milione di euro.