Con tredici giorni di ritardo l'Efsa ha pubblicato sul suo sito Internet la versione finale della valutazione sullo studio del professor Séralini “Long term toxicity of a Roundup herbicide and a Roundup-tolerant genetically modified maize”1.

Il documento definitivo conferma la stroncatura iniziale, per nulla influenzata dalla generica risposta che il professore ha inviato all'agenzia il 9 novembre.

L'analisi ha trovato il consenso anche di esperti di sei Paesi: Belgio, Danimarca, Germania, Francia, Olanda e Italia, che ha fornito i pareri dell'Istituto Superiore di Sanità e dell'Istituto Zooprofilattico di Lazio e Toscana.

L'unica voce fuori dal coro, minoritaria anche nel proprio paese, è quella di tre componenti del Consiglio consultivo sulla biosicurezza del Belgio, che hanno richiesto un riesame del dossier originale del mais OGM NK603 da parte del Consiglio stesso, da effettuarsi con gli stessi criteri con cui è stato liquidato lo studio di Séralini.
Un po' quello che hanno messo in evidenza i 140 ricercatori francesi che hanno firmato una lettera aperta alle istituzioni transalpine.
 


Per saperne di più


Comunicato stampa dell'Efsa: “Efsa Press Release: Séralini Et Al. Study Conclusions Not Supported by Data, Says EU Risk Assessment Community”, n.d. http://www.efsa.europa.eu/en/press/news/121128.htm.
Opinione finale dell'EFSA: “Final Review of the Séralini Et Al. (2012a) Publication on a 2-year Rodent Feeding Study with Glyphosate Formulations and GM Maize NK603 as Published Online on 19 September 2012 in Food and Chemical Toxicology”, n.d. http://www.efsa.europa.eu/en/efsajournal/pub/2986.htm.

Lettera di 140 ricercatori in risposta al comunicato degli accademici (in francese)

 
1Gilles-Eric Séralini et al., “Long Term Toxicity of a Roundup Herbicide and a Roundup-tolerant Genetically Modified Maize,” Food and Chemical Toxicology, no. 0 (n.d.), http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0278691512005637.