Lo scorso sabato 2 aprile, al Teatro Civico di Tortona, si è svolto il primo convegno Viticoltura Armoniosa. La giornata è stata un'occasione di dialogo e ha avuto l'obiettivo di presentare il progetto Vita, finanziato dal Feasr, Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale, e sviluppato nell'ambito dell'Operazione 16.1.1, Azione 2, del Psr 2014-2020 della Regione Piemonte; il progetto nasce dalla volontà e dalla necessità di aumentare la sostenibilità delle pratiche vitivinicole attraverso la cooperazione tra aziende, mondo accademico, consulenti e istituzioni.


Proprio per questo l'appuntamento è stato introdotto e moderato da Lucrezia Lamastra, coordinatore scientifico Viva (Università Cattolica del Sacro Cuore) e Stefano Stefanucci, direttore Equalitas, che hanno discusso dell'importanza della sostenibilità nella filiera agroalimentare con gli stakeholder dei diversi settori.


Per le istituzioni sono stati ospiti dell'evento Fabio Monreale, vicesindaco del Comune di Tortona, Massimo Vittorio Berutti, senatore della Repubblica Italiana e Silvia Fregolent che hanno focalizzato il loro intervento sull'importanza della collettività al fine di creare consapevolezza verso un presente e futuro sempre più sostenibili.

 

"Parlare di sostenibilità oggi è parlare di futuro, il Pnrr, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, l'abbiamo vinto in Europa grazie ad un importante tema che è quello della sostenibilità. Tutti quando parlano di transizione ecologica pensano all'energia, all'acqua e all'aria. In realtà la transizione ecologica è un nuovo modo di produrre in agricoltura. La biodiversità è un principio che dobbiamo difendere, bisogna unire le forze pensanti di questo paese unitamente ai produttori, alle forze economiche, alle forze culturali, alle Università e ai centri di ricerca per dare un futuro ad un tema sempre più importante" ha spiegato Fregolent.

 

Successivamente sul palco è stato chiamato Antonio Ferrentino, presidente Consorzio dei Vini e dei Colli Tortonesi, Ente capofila del progetto Vita, che ne ha illustrato le finalità e i risultati finora raggiunti.


Nello specifico, il progetto Vita ha lo scopo di supportare 11 aziende pilota vitivinicole nell'implementazione delle azioni previste dal progetto, finalizzate all'adozione di un modello condiviso di conduzione del vigneto orientato alla sostenibilità. Gli aspetti considerati sono quelli che determinano un impatto sui corpi idrici, con particolare attenzione alla difesa, che verrà effettuato anche mediante l'utilizzo del Sistema di Supporto alle Decisioni (Dss): vite.net®.


Tutte le attività mirano all'individuazione di buone pratiche per il miglioramento dell'impronta socioambientale delle aziende, e saranno raccolte in un Protocollo di Sostenibilità Territoriale da condividere con le aziende socie del Consorzio nella prospettiva di incentivare la cooperazione e la condivisione delle conoscenze tra addetti ai lavori.

 

Al convegno hanno preso parte alla tavola rotonda, e discusso del progetto di sostenibilità, delle sinergie, dei vantaggi e delle azioni possibili, Antonio Ferrentino, presidente Associazione Nazionale delle Città del Bio, Stefano Massaglia, Università degli Studi di Torino, ed Ettore Capri, presidente direttore Opera, Università Cattolica del Sacro Cuore, chiamati a spiegare la sostenibilità attraverso tre parole chiave: sinergia, vantaggio e impegno.


Sul tema della sinergia il presidente Ferrentino ha spiegato che lavorare in modo sostenibile non è un obbligo normativo, ma è piuttosto una necessità e soprattutto rappresenta una grande opportunità per ogni singola azienda. "Il punto di partenza è l'azienda e operare in sinergia porta ad ottenere risultati importanti" ha sottolineato Ferrentino.

 

In merito al tema vantaggio, l'intervento del professor Massaglia si è focalizzato sulle sfumature che il concetto di sostenibilità assume nei diversi Paesi per la varietà culturale che li contraddistingue, e, all'interno della società stessa per l'eterogeneità economica e demografica.


Infine, il professor Capri nel suo intervento ha affermato che la sostenibilità prima di tutto è impegno a 360° da parte di tutti gli stakeholder. Impegno che dovrà essere attuato principalmente da ricercatori, studenti, consumatori e amministratori con un unico obiettivo comune.

 

"La sostenibilità non è un valore assoluto, è una strada da percorrere e verificare grazie ai sistemi di certificazione che sono elementi fondamentali per una crescita continua e grazie alla quale è possibile misurare quelli che sono i miglioramenti e gli impegni applicati" così il professor Capri.

 

L'evento si è concluso con la partecipazione alla manifestazione ideata dal Consorzio Tutela Vini Colli Tortonesi (Alessandria) e allestita nella storica sede del Museo Orsi di Tortona.


L'obiettivo della manifestazione è stato proprio quello di fare conoscere e far degustare il Timorasso, vitigno autoctono a bacca bianca coltivato nel comprensorio del Tortonese sin dal Medioevo e riscoperto alle fine degli anni '80 grazie all'impegno e alla tecnica di un gruppo di giovani vignaioli locali.